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Sauna e bagni pubblici di Via Veronese



Ingresso: - sauna: 15 euro
               - docce: 1 euro (più 1 euro per il telo grande, 
                  0,25 per il piccolo, e 0,25 per il fohn)
               - massaggi: 25 euro (40 minuti)
Periodo dell'anno raccomandato: inverno (oppure, una giornata fredda)

Pensa d'entrare in un'altra epoca, di farti un viaggio nel tempo e entrare a vedere come era il bagno turco e la sauna di Trieste del 1912. Ecco, ci sei. Via Veronese, di fronte al Liceo Leonardo Da Vinci, quasi al numero civico 4. Fuori del palazzo c'è un bassorilievo sulla facciata colla scritta "Bagni Comunali", e niente altro; non c'è bisogno di chiamarlo in un altro modo, visto che è l'ultimo superstite nel suo genere.
In questi bagni non troverai palme in plastica o piscine di cemento, d'altronde così rare a Trieste. Qui ci sono saune (turca col vapore, un vapore dieci volte più intenso di quello delle solite saune; oppure le secche, una di 50 e l'altra di 80 gradi, al mio abisso molto meno belle), docce per rinfrescarsi, e poi i letti per riposarsi che pochi usano perché ricorda più un ospedale che una sauna, ma che invece sono puliti e nascondo il segreto di tutte le saune: prima sudare tanto e poi farsi una doccia e riposarsi un attimo.
In somma, in questi bagni non ci sono fasti, qui è tutto molto spartano, ma credimi, ti troverai più che bene. Se arrivi in una giornata grigia, appena dentro troverai gli stessi colori bianco e celeste del bagno estivo Pedocin, solo che qui non siamo all'aperto, qui le mura sono rivestite in piastrelle bianche che si le tocche scottano, ed i frequentatori, di solito, sono vecchietti, o curiosi paracadutisti, come noi. 

In questo bagno e anche al Pedocin, uomini e donne non possono essere insieme, ma a differenza di questo ultimo, qui la divisione non viene fatta da un muro bensì dalle giornate che corrispondono ad ogni sesso (lunedì, mercoledì e venerdì, donne; giovedì, sabato e domenica, uomini; e qua, il dubbio: il Comune pensa che le donne di oggi giorno non lavorino in settimana?) Comunque, senza entrare nella polemica, se avete bisogno di relax, di una doccia in centro, oppure di un posto diverso alla solita piscina, la scelta è ottima. Infatti, non bisogna andare fino a Budapest per avere un assaggino di questa lunga tradizione, di cui è solo rimasto un bagno ma anche se prima ce n'erano tanti a Trieste, il che ancora una volta fa diventare questa città una porta d'ingresso all'est e a tutta la tradizione della sauna ancora oggi viva, dalla Slovenia in su fino a Russia, e certo, anche alla tradizione ottomana, perché la romana è un peccato, sì, ma non sembra così viva. 




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