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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

gli scribacchini

sempre di più la gente non crede in quello che fa. l'assessore alla cultura non crede nell'arte tanto meno nei semi, il presidente non sa che il mondo lo gestiscono quelli che sono sotto, l'artista non crede nell'arte ma nel mercato e negli applausi. prima delle elezioni bisogna appiattire. tutti uguali anche quando parliamo dobbiamo apparire un blocco unico. durante le elezioni le minoranze non hanno voce. non contano. in quel periodo il mondo si ferma. non bisogna far niente. fuori c'è una fiera durante le elezioni. io, Eleonora Bevilacqua

la tigre sul binario

ho visto una tigre coi tacchi a spillo sul binario della stazione di Milano. i passi attutiti sul filo erano sordi eppure li ho sentiti. non c'era più rumore né musica. a rallentatore sotto il suo sguardo noi camminavamo sul binario quattordici di Milano. volevo inginocchiarmi davanti a quel passo felpato di foresta, pelle oscura maglietta leopardata borsa di Prada. avrei voluto accarezzarla. io, Eleonora Bevilacqua

Il Mito dello straniero

Ieri sera ero alla presentazione di un candidato per le prossime elezioni in un salottino triestino. Prima che il candidato parlasse ci siamo messi attorno al tavolo a stuzzicare e bere un calice. Avevo portato un po' di guacamole e un uomo accanto a me ha chiesto cosa fosse. Ho risposto e qualcuno ha aggiunto che avevamo cambiato la ricetta introducendo la variante dell'erba cipollina di Asiago. - Ah! Sei straniera? -mi ha chiesto l'uomo col cucchiaio e una fetta di pane berlinese in mano. Ho indugiato a rispondere due secondi. Due secondi e poi non so perché ho detto: No no, sono italiana. Eravamo tutti un po' imbarazzati, come se la politica ormai non corresse più nelle nostre vene. C'è stato il rinfresco, poi silenzio, doveva parlare il candidato, e alla fine, qualcuno mi ha detto che c'era Paolo Rumiz. Quale è? ho chiesto e mi sono accorta che non poteva essere se non che lui. Infatti come si avesse una strana malattia, quasi nessuno gli rimaneva accan

Rapina II

dai giornali sono venuta a sapere i fatti della rapina a casa mia. niente più triste che venire a sapere dagli altri per la seconda volta nella vita che a casa si sta male. Niente che di più mi allontani. io, Eleonora Bevilacqua

osanna end in land

Neanche io ci credo. è un'altra farsa. la fede nel papa santo in poche ore nel cielo pronto si perde. Chi ci mette il fuoco sulle mani di Bin Laden il più cercato dei cattivi davvero morto in un casa deserta col vicino che sentì nella notte fonda gli elicotteri arrivare e twitteò al mondo un messaggio che né lui né noi potevamo capire prima che Obama venisse fuori a dire che ha sconfitto il male? Dove è il corpo fantasma del terrore nascosto nella casa del deserto senza internet per inviare della morte i video, che anche da casa imparò a registrare Berlusconi prima di andare in tribunale. Obama in diretta si vanta è in completo e cravatta ha guardato col ministro il blitz dei soldati del mare dell'area della terra bruciata troppi film bellici ho visto per non vedere nella barba di uno di loro quell'altra che dicono abbiano già ucciso e la Cia conferma sia Osama. perché così presto bruciare il corpo? perché sempre arriva il colpo in testa d