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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

la mia casa

la mia casa piena di pappagalli e mansueti tori ritagliati nella lontananza grigia di una parabola di radura. con crepe la mia casa strapazzata un cartellone di vendesi e un corteo di garofani rossi in processione per accompagnare con la basca in testa al passo la marcia radicale di questo nuovo feretro Padre della patria che non è mai stata. la mia cara casa con dengue buttata giù la mia casa colle tegole volate via fatta un giorno qualsiasi degli ultimi cinquecento anni col fango e la calce bianca orfana d'indi-fferenza la mia casa con una lacrima per l'asciutta pioggia che non arriva. agitata da un morto altrui con la siccità in millimetri di fame cogli spiccioli contati e i voti che costano ciò che costa un paio di scarpe di miseria in miseria la mia casa sfrattata. un animale ha tarlato l'oggi fin dall'inizio. è una giungla selvaggia la casa come l'edera che screpola in Venus il suo verde ricordo. puzza di rinchiuso e umidità la pelle fasciata

cambio di regina

cambio dI regina -versione originale in spagnolo- “ Sentire, che è un soffio la vita” (Tango Volver) indice (i) nozze di cotone [8] (ii) luna di miele [21] (iii) nozze d’oro [27] A mio padre, che mi regalò il primo quaderno di scrittura e che da lontano continua ad incoraggiarmi. A mia madre, per esorcizzare il suo timore delle lettere. A Filo, che ogni giorno mi accompagna nella ricerca d’una parola dimenticata. Al mio angelo custode che si fa chiamare Nora. Ai miei amici. Ai miei nemici. Personaggi Ex Regina Madre Superiore Operaie Guardie Ester (balia) Vecchia regina Nuova regina straniera (L’opera è stata pensata per essere presentata in versione audio). Scena I nozze di cotone Ronzio d’api. Prima una, poi due. A poco a poco, uno sciame. Al di fuori d’una piccola cella color ambra, la madre superiore dell’alveare bussa alla porta della regina ed entra ronzando. Porta con se una calcolatrice ed un rosario. M

Diario di bordo- 10.10.2010. 10 ore. Barcolana

È la seconda volta che salgo su una barca a vela; la prima che faccio la Barcolana. La barca è stata sempre la stessa: Waltzing Matilda, in onore del mitico Tom Waits. Matilda ha 8 metri e 70 cm, è bianca come una balena ed è pure fragile. Tutti portiamo le scarpe colle suole chiare, per non lasciarle dei segni. Oggi bisognerà stare attenti: la Barcolana è una regata ma è anche un barca-scontri, soprattutto nel momento della partenza e vicino alle boe rosse col nome dello sponsor triestino: l'assicurazione Generali . La linea di partenza è tra la marina di Grignano e il castello di Miramare. Tutte le barche si accalcano vicino. Gironzolano. Alle 10 suona uno sparo. Aspettiamo che la calca diminuisca e poi partiamo noi col fiocco: la vela più piccola a prua. Per fortuna stamane c'è un po' di bora ( il vento più amato che io abbia mai conosciuto. Amato nel senso che quando non c'è manca). Siamo vestiti a strati, dal costume fino al pile per tutte le avenienze. L

Lettera di Salomone intestata al Premier e al Papa

Stamane sono andata nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Non quella di Roma bensì quella di Trieste. Volevo chiedere un appuntamento per visitare i sotterranei ma non ho trovato nessuno e mi sono messa a guardare la cappella dedicata alla Madonna della Salute, di cui tanti qui a Trieste sono devoti. Come tante volte non sapevo cosa fare, se inginocchiarmi, farmi il segno della croce, leggere il depliant, non leggerlo per non passare per turista. Ho aspettato seduta su una panca finché una coppia ha finito di pregare. Mi sono avvicinata alla  cappella. Da una parte c'erano gli ex voto che mi hanno sempre fatto tanto senso; dall'altra, dietro un cancelletto, c'era una Bibbia su un leggio. Un cartellino invitava a non rubarla e in caso di volerne una di chiedergliela al prete. (l'altro ieri ho sentito parlare dei libri che scompaiono in biblioteca; oggi leggo che ci sono pure i ladri di bibbie in chiesa...) Ho letto la pagina dove era aperta la Bibbia. Il libro de la

un ladro di libri nella biblioteca civica di trieste

- Il libro che lei ha chiesto non è stato trovato -ha detto il bibliotecario venti minuti fa. Dopo ha abbassato gli occhi.- Ogni tanto è così. I libri scompaiono. - I libri scompaiono? -ha chiesto l'utente a sua volta abbassando la voce. - Sì. Certi libri spariscono. Non si sa come né perché. Ma è così... - Va bene. Va bene. Ho capito. -Dice l'utente ora sconvolto e se ne va. [Rimangono tutti un po' male ma se ci pensiamo bene è una gran notizia che in questo Paese ci sia almeno un ladro di libri, oppure che i libri e i loro autori abbiano deciso di andarsene da soli senza chiedere permesso.]

La piccola Berlino sottoterra

Maurizio, del club alpinistico triestino, ci fa da Cicerone nella Kleine Berlin , la piccola Berlino di Trieste. Maurizio parla in triestino, passa i giorni a scrivere ed è un'enciclopedia in tutto ciò che ha che vedere colle due grandi guerre.  Guardo su internet come fare per visitare il ricovero antiaereo chiamato Kleine Berlin e trovo il suo numero. Telefono subito. Maurizio mi informa che le visite si fanno una volta al mese, l'ultimo venerdì, cioè, il giorno dopo. Mi avverte di venire munita con una torcia, l'ingresso è in via Fabio Severo, devo indossare i vestiti adatti per entrare in una galleria umida e in certi punti allagata, loro saranno puntuali, si inizia alle 19.30, la visita dura un'ora e mezza e per farla ci vuole un minimo di venti persone. "In quanti sarete?" Sono andata da sola. Avevo dimenticato il numero civico.  Sul marciapiede c'era una bambina senza i suoi genitori. Ho pensato di chiedere lei ma poi   ho attraversato l