Ai miei occhi
nulla ti ha fatto più viva,
Antigone,
nella superbia dei tuoi gesti
che altri chiamano grinta,
ne la rivolta contro lo scettro
la cui morale di foglietto
ancor'oggi si predica;
nemmeno la tua travolgente giovinezza,
una miscela di furore coraggio noia
che subisce il suo ruolo in famiglia
una tragedia senza troppa angoscia;
niente ti ha fatto più mia
come scavare la terra colle mani,
prenderne una manciata
e che una prodezza sia
coprirti il corpo di fango.
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