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La costiera del golfo di trieste

Il golfo di Trieste va da Grado fino a Punta Salvore in Croazia. Nelle giornate limpide, magari dopo un po' di bora, a destra può vedersi Grado, e a sinistra dopo il tramonto, la luce del piccolo faro di Punta Salvore.
Grado la spiaggia è attrezzata con tanto di ombrelloni, sedie a sdraio, bar; perfino c'è una piscina. Per via della vicinanza colla laguna, le spiagge sono di sabbia lievemente melmosa, il ché le rende ideale per i bambini, per chi non ama le profondità (l'acqua anche se sei al largo ti arriva sopra le ginocchia), e per gli amanti delle terme e i bagni di fango.

Le spiagge di Trieste invece sono di scogli, di sassolini, certe di cemento. Sono comode solo per quelli che non amano la sabbia. Tranne alcuni bagni e la costa di Sistiana (vicino a Duino), di solito sono spartane. Lì se cifra la loro bellezza. 
Quasi tutte sono sui piedi del Carso e perciò di difficile accesso. Nessuna ha la sabbia.
Sulla costiera che va verso Sistiana, si possono trovare diverse tipologie: ci sono le naturistiche, ognuna collo spazio comune per la cucina e le sedie a sdraio, dove tutti prendono il sole nudi, alcuni si fanno le casette in pietra, appendono fuori conchiglie e giocano a carte (Costa dei Barbari e quella che ha sotto appalto l'associazione Neverin); e poi ci sono i bagni a pagamento (tra qui quello del Riviera e Le Ginestre), e poi ancora, le spiagge libere con un baretto e un porticiollo vicino. 


Sono rimasta fulgorata con l'ultima scoperta. A metà della costiera, tra Le Ginestre e la costa dei barbari, più o meno nell'insenatura prima di Sistiana, c'è una bellissimo palazzo nuovo, bianco, con forma di onda. Sembra una rocca dei saraceni moderni o la balena di Moby Dick. Nel vederlo ho pensato cosa succederebbe se sulla costa di Trieste la costruzione andasse avanti e si mangiassero le spiagge... è quello che fanno quando arrivano fino al mare. Mi sono chiesta cosa sarebbe di Trieste se non fosse così barbara, così naturista e verde? Per esempio per arrivare giù in macchina ci sono poche strade. Crearle vorrebbe dire distruggere il Carso, le vite, la vegetazione, e per ciò, ancora non ci sono. 

Per arrivare giù in genere bisogna camminare per sentieri ripidi che fanno venire il fiatone e ti tengono allenato. A chi piace camminare sull'asfalto queste spiagge non sono consigliabili. Meglio il Pedocin, Barcola, Grado o Sistiana. Oppure, l'altra scelta è prendere una delle due strade attraverso le quali si può arrivare in macchina fino in giù: quella che porta al Centro oceanografico e ai Filtri, dove c'è il restaurante Bella Riva; o quella che va alle spiagge di Grignano, vicino al'Hotel Riviera, dove pure si arriva in ascensore dall'albergo. Il guaio è che di solito sono piene zeppe di macchine.

È così, non è bello dirlo ma è così: a chi non piacciono le spiagge coi sassi, arrampicarsi, camminare in mezzo al verde, dover portarsi un materassino dietro, il mare di Trieste non sarà un granché. Invece a chi piace tutto ciò, Trieste ha tanto da dare. Basta vedere le stradine, le erte, i corpi scultorei, l'età media dei suoi cittadini...

Ma se tu non sei ne uno nell'altro ma hai solo un pomeriggio libero, allora la scelta è il bagno il Pedocin, accanto a quello di Ausonia, e andando verso il rione di Gretta, tutto il lungo mare di Barcola che va dalla pineta fino al castello di Miramare, e che non è altro che un marciapiede colle scale sul mare dove i triestini vanno a prendere il sole perfino nella pausa pranzo e a farsi un toc' (un tuffo). All'inizio vedrai la pineta, unico posto con un po' di ombra, dove le famigliole si riuniscono e i vecchi giocano a bocce. Alla sera, è il momento dei ragazzi che si trovano nel baretto di legno vicino alla fontana ad ascoltare un d.j., a chiaccherare o semplicemente a bere una biretta. 
Se vuoi andare più in là, vedrai diversi punti di incontro, tra qui i bagni pubblici bianchi e azzurri, con tanto di docce e servizi. Per la loro forma, che richiama le orecchie di Micky Mouse, i triestini li hanno soprannominato i Topolini.  Da loro, per via della la numerosa presenza di ragazzine, alla fine dell'estate esce Miss Topolino.
Lo so, forse mi dirai, io non sono più un ragazzino. Allora dovresti andare a una delle tre piattaforme del Bivio, vicino al castello di Miramare. Non ti puoi perdere. Di fronte c'è l'albergo con lo stesso nome e subito dopo quello per gli studenti. Col tramonto arrivo anche io.


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